Il dono di Dio per vivere l'alleanza

Tappa 2 - tempi 3 e 4

Dopo aver ripreso quanto vissuto nei tempi 1 e 2, abbiamo accompagnato i ragazzi a rivivere l'esperienza del popolo che riceve da Dio il dono della legge,  perché possa mantenersi nel suo amore, scardinando così l'idea dei comandamenti come ciò che toglie qualcosa alla libertà dell'uomo, ci siamo addentrati nella "lettura" delle "dieci Parole", ed in particolare delle prime tre, conducendo i ragazzi a mettersi di fronte all'alterità di Dio, alla sua assolutezza e al suo desiderio di stringere con noi una relazione particolare, e ad intendere la partecipazione alla Messa non come un obbligo, bensì come un invito a ritagliare nel proprio tempo un momento per Lui. 

Poiché il cammino che stiamo facendo ci porta a constatare che l'incontro impostato secondo il metodo del laboratorio non solo è gradito ai ragazzi ma è occasione per riflettere sul loro vissuto, abbiamo pensato di iniziare l'incontro (fase proiettiva) con l'attività del "LABIRINTO DELLE MIE SCELTE - CHE COSA MI AVVICINA A DIO E CHE COSA MI ALLONTANA DA LUI" - (vd. allegato 1), invitando i ragazzi a riflettere su ciò che, nella loro vita, è di aiuto all'incontro con Gesù e su ciò che, invece, li allontana.

Abbiamo poi approfondito (fase di approfondimento) il valore ed il significato delle "prime tre Parole", utilizzando il sussidio e il materiale online e seguendo l'itinerario tracciato dalla Diocesi. 

Utilizzando il LABIRINTO DELLE MIE SCELTE - LA STRADA CHE MI PORTA A DIO - (vd. allegato 2), abbiamo poi invitato i ragazzi (fase di riappropriazione) a riflettere sul se e sul come queste "Parole" possono avere a che fare con la nostra vita e come possono aiutarci a fare scelte diverse rispetto a quelle fino ad ora fatte e ad assumerci degli impegni per "trasformare" il nostro cuore.  (Comunità Pastorale "Maria Aiuto dei Cristiani" - COPS - Cavaria, Oggiona, Premezzo e Santo Stefano - Oggiona - 2018)

 

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IL LABIRINTO DELLE MIE SCELTE
Che cosa mi avvicina a Dio e che cosa mi allontana da Lui?
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IL LABIRINTO DELLE MIE SCELTE
La strada che mi porta a Dio: le mie scelte di vita
IL MIO DESIDERIO DI DIO 2.pdf
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IL MIO DESIDERIO DI DIO - ISTRUZIONI
Come utilizzare gli allegati "IL LABIRINTO DELLE MIE SCELTE"
IL MIO DESIDERIO DI DIO - istruzioni.pdf
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SALMO 122
Testo del salmo 122 per la microcelebrazione a conclusione dell'incontro
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Abbiamo poi concluso l'incontro (fase conclusiva o conclusione) con un momento di preghiera, che abbiamo scelto di fare nella saletta dell'incontro, dove abbiamo allestito l'angolo della preghiera, così come siamo soliti fare, sin dal primo anno di catechismo, tutte le volte che la preghiera non è fatta in chiesa, inserendo anche la "Torre". Vivendo questa microcelebrazione, condotta secondo le indicazioni date dalla Diocesi, nel materiale online - tappa 2 tempo 3 - "Celebrazione del nome", i ragazzi hanno espresso il desiderio di essere accompagnati e protetti da Dio.


Tappa 2 - tempo 5

Nell'approfondire il senso dei comandamenti legati al rapporto con le cose ed al loro uso - Non rubare e Non desiderare la roba d'altri - la Diocesi ci invita ad aiutare i ragazzi a comprendere il valore di ciò che già possiedono (non è scontato che poter avere tante cose ..), in modo che imparino a vivere la riconoscenza per ciò che scoprono essere gratuitamente messo a loro disposizione. Vivendo la riconoscenza per ciò che gratuitamente si ha, è difficile che si arrivi a cedere a desideri smodati per avere qualcosa a qualsiasi costo e per cui si è disposti a compiere azioni da tutti riconosciute come sbagliate, come, ad esempio, rubare.

Per far ciò, abbiamo pensato di coinvolgere il nostro Parroco, missionario in Camerun fino a qualche anno fa, chie3dendogli di proporre una sua testimonianza di vita vissuta, legandola al settimo e al nono comandamento: abbiamo così organizzato un incontro con i ragazzi ed i genitori, al termine del quale abbiamo proposto la "merenda dei popoli". (Comunità Pastorale "Maria Aiuto dei Cristiani" - COPS - Cavaria, Oggiona, Premezzo e Santo Stefano - 2018)

 

Ecco una breve sintesi della testimonianza del parroco

 

 

NON RUBARE

 

NON DESIDERARE LA ROBA D’ALTRI

 

Amministratori di beni ….. non Padroni!!!!

 

Stiamo approfondendo il cammino proposto dai dieci comandamenti.

Che cosa sono? Sono le parole di Dio al suo popolo perché cammini bene. Sono le indicazioni di un padre perché il proprio figlio cammini bene. Sono come dei cartelli stradali … ci si fida … si osservano … si sa che portano sul giusto cammino. Nessuno ci obbliga, ma se non li osserviamo, rischiamo.

Ed allora, come possiamo essere dei “buoni” cristiani? Non dobbiamo fare nulla per obbligo …. Essere cristiano è un cammino di liberazione, i comandamenti liberano dal proprio egoismo e liberano perché è l’amore di Dio che porta avanti. Ne dobbiamo essere convinti!!!!

 

Ed ecco il grande dono che abbiamo ricevuto in questo pomeriggio un po’ speciale: abbiamo avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza di don Claudio, prete missionario in Camerun, in Africa, che ha vissuto in prima persona la “condivisione”!!!!

Dopo una breve presentazione del Camerun, don Claudio ci ha detto che la prima esperienza che ha toccato il suo cuore è stata la povertà.

Capanne misere, stracci come vestiti, tante malattie da noi superate: dissenterie, meningiti, malaria, tubercolosi, Aids …  Mancanza di acqua e quella che c’è sporca, cibo una volta al giorno, quando c’è …

Quando girava nei villaggi, ogni giorno, aveva davanti a sè queste immagini …

Il prezzo più alto – ci ha detto -  lo pagano sempre i bambini. Il 60 % dei piccoli africani, ovvero circa trecento milioni, si trova in condizione di povertà estrema.

…. Scalzi a scuola per non consumare le ciabatte  

…. Condivisione del cibo quando non ce n’è!!  

La situazione sociale è preoccupante.  Don Claudio è partito lasciando un paese messo a terra per il rialzo dei prezzi. Quella gente, che già viveva in un’economia di sussistenza, ora è in ginocchio. La maggior parte delle famiglie mangia una volta al giorno. Ci sono degli studenti che fanno ogni mattina 7/8 km a piedi per raggiungere la scuola e rientrano la sera senza aver messo in bocca un pezzo di pane.

La situazione sanitaria è un disastro. Se uno è malato, deve avere i soldi, altrimenti non viene curato da nessuno. E siccome i soldi non ci sono, quando qualcuno sta male, si rassegna tranquillamente a morire. Spesse volte don Claudio è stato chiamato per pregare su qualcuno ritenuto moribondo. Ma, dopo la preghiera, mi preoccupavo di portarlo in ospedale a spese della missione.

 

Come aiutare questa gente? Come sostenere le economie di questa terra e di tanti altri paesi, le cui popolazioni vivono in condizioni di miseria? Sentite che cosa ci ha detto don Claudio!!!

 

NON RUBARE e NON DESIDERARE LA ROBA D'ALTRI.

 

Fra le dieci parole, i dieci comandamenti, c’è quello che dice di NON RUBARE  e quello che dice di NON DESIDERARE LA ROBA D’ALTRI.  Quando sentiamo parlare di questi comandamenti, immediatamente pensiamo al furto. Certamente ciò è vero, ma c’è altro, c’è ben altro, c’è tanto altro!!!!

 

Tutto quello che abbiamo non ci appartiene. I beni della terra, che Dio ci ha donato, sono destinati a tutta l’umanità. Il mondo è ricco di risorse per assicurare a tutti i beni necessari per vivere. Dio, nell’affidarci la terra, ci ha chiesto  di curarla con il nostro lavoro: ci ha chiesto di essere amministratori dei beni che ci ha donato, ci ha chiesto di essere “buoni amministratori”. Non ha fatto differenze.

 

Eppure, molti vivono in una scandalosa indigenza. Il mondo è uno solo! L’umanità è una sola!

 

Ma la ricchezza del mondo, oggi, è nelle mani di pochi, e la povertà, anzi la miseria e la sofferenza, sono di tanti, della maggioranza.

 

Se sulla terra c’è la fame non è perché manca il cibo! Anzi, a volte si arriva a distruggerlo, si butta. Ciò che manca è un’attività economica capace di assicurare un'equa distribuzione. L’uomo, usando dei beni creati, deve considerare le cose che possiede, non solo come proprie, ma anche come comuni, nel senso che possano giovare non unicamente a se stessi, ma anche agli altri”.

 

Forse ci sentiamo “padroni” invece che “amministratori” del mondo … Ma, c’è una misura per valutare come gestiamo la ricchezza: ciò che si possiede veramente è ciò che si sa donare. Questa parola è importante: se si è capaci di donare, si è aperti, allora si è ricchi non solo in quello che si possiede, ma anche nella generosità, perché tutti vi partecipino. Ma se non si riesce a donare qualcosa che si possiede, è perché ne sono schiavo. Il possesso dei beni è un’occasione per moltiplicarli con creatività e usarli con generosità, e così crescere nella carità e nella libertà. Occorre imparare a condividere tutto ciò che abbiamo, perché è solo condividendo che si ama!!! E’ solo condividendo che si vive davvero il comandamento che dice di non rubare!!!! Perché, non rubare” vuol dire: ama con i tuoi beni, approfitta dei tuoi mezzi per amare come puoi. Allora la vita diventa buona e il possesso diventa veramente un dono.

 

E per concludere il pomeriggio, abbiamo partecipato ad una merenda  un po’ speciale ….. alla MERENDA DEI POPOLI!!!

 

Per fare merenda, ci siamo seduti a due tavole: alcuni di noi – eravamo davvero pochi – ci siamo seduti alla tavola dei paesi occidentali – i paesi ricchi - altri, i più, si sono seduti alla tavola dei Camerunensi – paese povero. Che differenza, che disparità!!! Quanta abbondanza sull’una e quanta povertà sull’altra!!! Ed allora che fare? Come eliminare tale situazione: ce lo ha detto Gesù – ci ha ricordato don Claudio – CONDIVIDIAMO CIO’ CHE ABBIAMO CON CHI NON HA NULLA O POCO PIU’ CHE NULLA!!! Nessuno rimarrà senza cibo, ma tutti potremo mangiare, e anche in abbondanza!!!! Perché la fame, la sofferenza, il male possono essere vinti solo condividendo ciò che abbiamo, perché solo amandoci senza riserve potremo vivere in pace!!!

 

Ed allora, cosa fare? Come cominciare? Che ne dite – è stato detto – di iniziare subito, prendendo in seria considerazione la proposta di carità dell’Avvento COPS? Abbiamo ricevuto il SALVADANAIO DELLA SOLIDARIETA’: allora, ci potremmo attivare per raccogliere fondi per aiutare i bambini ed i ragazzi di Aleppo, in Serbia, un paese devastato dalla guerra e dalla povertà!!!   Ci state ……..?

 

 

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IL QUADRIFOGLIO - INIZIAZIONE CRISTIANA :TESTIMONIANZA
Articolo comparso sul giornalino della Comunità Pastorale
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