Abbiamo narrato la parabola della pecorella smarrita, coinvolgendo i ragazzi e, per aiutarli a sentirsi parte della buona notizia che Dio perdona sempre i suoi figli, va a cercarli con gioia e si fa carico della loro vita, li abbiamo invitati a "recitare" la Bibbia, utilizzando il testo di Elisa Cattaneo "I CERCATORI DI BELINA", che abbiamo trovato nella rivista "Dossier catechista" del mese di ottobre - novembre 2017. Al termine dell'incontro precedente, avevamo invitato i ragazzi a portare da casa gli "attrezzi" del pastore (bastone e borraccia) e anche i peluches - aventi le sembianze di pecora (c'erano anche i cani ed il lupo!!).
Poiché il testo prevede due momenti di drammatizzazione, due scene diverse, una, prima del ritrovamento della pecorella, ed una successiva al suo ritrovamento, abbiamo diviso i ragazzi in due gruppi: l'uno ha preparato e "messo in scena" la prima parte della drammatizzazione, l'altro, la seconda. I due gruppi hanno, tra l'altro, scelto di "mettere in scena" la propria parte in due modi diversi: nel primo gruppo, i ragazzi, dopo essersi scelte e divise le parti, hanno recitato "leggendo" il testo; nel secondo gruppo, invece, i ragazzi per prepararsi alla recitazione, hanno letto il testo, ma hanno poi scelto di "metterlo in scena" non leggendolo, ma "mimandolo", mentre una voce narrava quanto loro stavano rappresentando. Entrambe le modalità sono risultate coinvolgenti e si sono amalgamate bene fra loro.
Al termine della "messa in scena", è stato semplice "tirare le fila" e condurre i ragazzi a riflettere sulla straordinarietà di tale pastore!!!! Naturalmente, non poteva mancare la "festa", per cui abbiamo preparato una merenda in oratorio.
Penso proprio che l'esperienza sia stata positiva, perché, mentre si preparava la recita, abbiamo potuto discutere con i ragazzi circa il significato della parabola; mettendola in scena, poi, immedesimandosi nei personaggi (pastore, amici del pastore, la pecora Belina e le altre pecore), hanno espresso quello che realmente "sentivano"!!!!
L'ultimo incontro, prima della celebrazione della festa del perdono, è durato un po' più del solito: abbiamo vissuto con i ragazzi - e con i genitori, che hanno potuto partecipare - una sosta spirituale, durante la quale, tutti insieme, abbiamo proseguito nel meraviglioso viaggio dentro la parabola del Padre dall'amore straripante, ovvero il "Padre misericordioso"!!! Per farlo, abbiamo scelto dei simboli, quelli che troviamo nella parabola e che indicano la dignità di essere figlio, un figlio che ha gli stessi poteri del papà : la tunica (abbiamo utilizzato gli abiti smessi della Prima Comunione, che non sono stati buttati, ma sono conservati in sacrestia), i calzari (abbiamo invitato tutti i ragazzi a portare un proprio paio di sandali) e, soprattutto, l'anello (ogni ragazzo ne ha portato uno da casa)!!! (Parrocchia "S. Maria Annunciata" Oggiona 2018)
Aiutati da questi simboli e dal libretto preparato per questo momento, abbiamo invitato i ragazzi a GESTUALIZZARE IL VANGELO!!!
Ma come si fa a gestualizzare il Vangelo? Abbiamo avuto modo di assaporare questa modalità di lettura del Vangelo, durante la preparazione di un ritiro di Avvento, (il brano di Vangelo, proposto in quell'occasione, riguardava Giovanni Battista): il sacerdote che ha guidato il ritiro ci ha proposto, per l'appunto, questa metodologia, che può essere considerata una "lectio per i ragazzi". Come procedere? Non sono un'esperta a riguardo, per cui posso solo renderVi partecipi dell'esperienza che abbiamo fatto nel nostro gruppo di catechesi.
1. Prima di tutto i ragazzi sono stati invitati a dividere il brano in sequenze
Disse ancora: "Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: "Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta".
Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla.
Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio".
Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".
E cominciarono a far festa.
2. Per ogni sequenza i ragazzi hanno individuato una o più parole/frase - chiave
1^ sequenza : dammi la parte di patrimonio che mi spetta
2^ sequenza : partì per un paese lontano
3^ sequenza : ho peccato verso il Cielo e davanti a te
4^ sequenza : gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
5^ sequenza : portate il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi
6^ sequenza : e cominciarono a far festa
3. Hanno individuato poi un gesto che rappresentasse le parole/frasi - chiave scelte
4. I ragazzi hanno scelto se fare il Padre o il figlio: si sono preparati, indossando tutti l'abito, l'anello ed i calzari - tutte e tre i simboli sono stati tolti, dopo la prima sequenza, dai ragazzi che rappresentavano il figlio e poi rimessi al termine del Vangelo.
5. Hanno quindi rappresentato la parabola, facendo i gesti scelti, mentre la catechista leggeva nuovamente il brano di Vangelo.
6. A conclusione del pomeriggio, in oratorio è stata preparata una merenda a rappresentare la festa!!!
Foto 1 - dammi la parte di patrimonio che mi spetta
Foto 2 e 3 - partì per un paese lontano (tolgono la tunica e partono per un paese lontano)
Foto 4 - ho peccato verso il Cielo e davanti a te
Ecco un simpatico "laboratorio artistico" da realizzare con i ragazzi : seguendo le istruzioni allegate, si potrà realizzare un libretto in 3D sulla parabola del Padre misericordioso, che potrà poi essere donato loro, in occasione della celebrazione della Festa del Perdono!!! (Parrocchia "S. Giulio" - Cassano Magnago - Luisella - 2019)
In occasione della presentazione alla Comunità parrocchiale dei ragazzi che celebrano il sacramento della Riconciliazione per la prima volta, abbiamo donato loro una BUSSOLA, al cui centro abbiamo incollato l'immagine di Gesù. Insieme alla bussola, abbiamo donato anche ai ragazzi la ROSA DEI VENTI - inserita fra il materiale online della Diocesi - valido aiuto per fare l'ESAME DI COSCIENZA.
La consegna, fatta dal sacerdote celebrante, è stata accompagnata da queste parole:
Ragazzi, ricevete questa bussola. Gesù sia sempre la Vostra bussola: lasciatevi guidare dalla Sua Parola e, quando, per comprendere ciò che è peccato e ciò che non lo è, Vi troverete a dover rileggere le Vostre azioni, confrontatevi con la vita del Maestro: capirete certamente quando Vi siete allontanati da Lui e, con la forza della grazia del sacramento che oggi celebrerete per la prima volta, troverete la forza di AMARE sempre, come ha fatto Lui!
Il cammino fatto dai ragazzi è un cammino comunitario: quale cosa più bella e "buona" far sì che la Comunità Parrocchiale partecipi alla festa della Prima Riconciliazione!!! Abbiamo allora preparato dei biglietti - invito, che sono stati distribuiti dai ragazzi al termine della Messa, in cui sono stati presentati alla Comunità, in modo tale che tutti si sentissero invitati!!! E' uno dei primi passi che si possono compiere per far comprendere che non si tratta di una celebrazione che interessa solo il piccolo gruppo di catechesi interessato, ma tutta la Comunità!!!! E' un cammino lungo, non semplice, ma bisogna cominciare!!!
Ecco alcune simpatiche attività di gioco che possono essere utilizzate per riprendere - tirare le fila - del cammino fatto per celebrare la festa del perdono.