Dopo aver fatto ascoltare ai bambini l'audio - racconto, li abbiamo invitati a rivivere l'esperienza vissuta dai discepoli. Con l'aiuto di una mamma, abbiamo costruito una barca, utilizzando un cartone che copriva un materasso, una rete da giardino, delle corde e un po' di tessuto - non tessuto, per costruire la vela e fare le onde del mare. Abbiamo posizionato due ventilatori sotto le "onde del mare" che, per rappresentare il mare in tempesta, sono stati accesi a massima velocità. Abbiamo poi fatto entrare i bambini nella barca e li abbiamo invitati ad "immedesimarsi" nel discepolo che, guardando il dipinto di Rembrandt, più li colpiva. 

La drammatizzazione da parte dei bambini è stata accompagnata da alcune immagini (fotografie del Lago di Galilea in bonaccia, dipinto di Rembrandt - La tempesta sedata) e da RUMORI DI BUFERA IN MARE (https://www.youtube.com/watch?v=EjKdeh6o7M4), nonché da un BRANO MUSICALE adatto (bufera in mare - Ludovico Einaudi - Onde corte - https://www.bing.com/videos/search?q=Ludovico+Einaudi+-+Onde+corte&&view=detail&mid=A4F7116283E416DBFA93A4F7116283E416DBFA93&&FORM=VDRVRV). Per poter permettere ai bambini di vivere al meglio l'esperienza, "durante la tempesta" abbiamo oscurato la sala dove si è svolto l'incontro. (Parrocchia "S. Maria Annunciata - Oggiona 2016) 

Nel nostro gruppo -  lo abbiamo notato quando raccontiamo loro una storia … - i bambini amano intervenire mentre si narra, chiedendo spiegazioni, facendo riflessioni, osservazioni, … Ed ecco allora che abbiamo deciso, dopo aver "ricostruito" la barca nel mare di Galilea, di narrare il brano "Gesù ferma la tempesta", utilizzando il testo contenuto nella scheda della tappa 6 - tempo 2 del materiale online della Diocesi, accompagnando le parole con le immagini (abbiamo fatto dei ferma-immagini di quelle contenute nell'audio racconto predisposto dalla Diocesi). Per i bambini, messi a proprio agio, è stato davvero facile comprendere l'esperienza vissuta dai discepoli, scegliendo poi in quale dei dodici immedesimarsi!!! (Parrocchia "S. Maria Annunciata - Oggiona 2018)

E' ancora difficile per i bambini di questa età ascoltare un racconto, senza che questo sia accompagnato da immagini oppure che sia mimato. Le catechiste di Cavaria - Valentina, Elena e Milena, con l'aiuto di membri della Comunità - hanno realizzato un video, utilizzando il testo contenuto nella scheda della tappa 6 - tempo 2 del materiale online della Diocesi e alcune immagini!!! E' davvero un'ottima proposta!!!  (Parrocchia "S. Quirico e Giuditta - Cavaria 2018)

La Diocesi, nel materiale online, nell'allegato Tappa 6 - Tempo 4, dice : "Nel Vangelo si dice che c’erano altre barche insieme a quella su cui si trovava Gesù nel momento dell’attraversamento del Lago di Galilea. Un particolare curioso, ma ricco di significato: Gesù ferma il mare non solo per la barca dei discepoli, ma anche per le altre barche". Dopo aver ripreso con i bambini il particolare e averli aiutati a riflettere sul suo significato, abbiamo proposto loro di "ricostruire la situazione", rappresentando il Lago di Galilea. Ogni bambino ha costruito, secondo il metodo dell'origami (https://www.cosepercrescere.it/barchetta-di-carta/), una barca, sulla quale ha poi "fatto salire" la/le persona/e (realizzate attraverso la tecnica della "catena" - https://www.wikihow.it/Fare-una-Catena-di-Omini-di-Carta -) per cui desiderava pregare. 

Questa attività è stata svolta durante l'incontro con i genitori: siamo due catechiste: una ha condotto l'incontro con i genitori, mentre l'altra è stata con i bambini e, coadiuvata da alcuni animatori, ha realizzato con i bambini il quadro "Il Lago di Galilea"!!! Dopo questa attività, è stato molto semplice per i bambini completare la pagina 37 del loro sussidio.

Per realizzare il quadro del Lago di Galilea, abbiamo utilizzato una base rigida (compensato o polistirolo) che abbiamo ricoperto con due tessuti di colore blu di diversa tonalità, per rappresentare il cielo ed il mare. Abbiamo poi, con carta da pacco, realizzato la riva e con ghiaia e conchiglie, la riva.   (Comunità Pastorale "Maria Aiuto dei Cristiani" - COPS - Parrocchia Santa Maria Annunciata - Oggiona - 2016)

E perché non realizzare le barche con gusci di noci? Una volta realizzate, si potrebbe metterle in una bacinella piena di acqua e ... narrare o rinarrare l'episodio della tempesta sedata!!! 

Ecco l'esperienza vissuta con i bimbi:  dopo aver ripreso con loro la narrazione di come Gesù ha calmato il vento e il mare, salvando i suoi discepoli, abbiamo con loro sottolineato che, nel lago di Galilea, non c'era solo la barca di Gesù, ma c'erano anche "altre barche". Abbiamo chiesto loro chi ci potesse essere su queste barche? Dopo aver lasciato spazio all’immaginazione, abbiamo ribadito che Gesù, mettendo a tacere mare e vento, ha fatto del bene anche a coloro che erano sulle “altre barche”. Dopo aver completato l'animazione proposta sul sussidio a pagina 37, abbiamo "ricreato" il lago di Galilea. 

Nella sala dell'incontro avevamo creato il lago di Galilea (abbiamo utilizzato un telo blu per il mare, sassi, legnetti e carta da pacco per creare le due rive, conchiglie e paglietta - quella che si utilizza per i cesti natalizi - per realizzare il mare) e, con barche realizzate con i gusci di noce, abbiamo "riprodotto" la riva da cui le barche dovevano partire per raggiungere l'altra riva. Abbiamo poi invitato i bambini a realizzare le barche in origami, su cui ogni bambino ha scritto il proprio nome, e a far salire sulla propria barca le persone (realizzate con la tecnica degli "omini a catena" : https://www.wikihow.it/Fare-una-Catena-di-Omini-di-Carta ) per cui desideravano pregare. I bambini hanno poi messo la propria barca nel lago di Galilea e hanno portato a casa, come "segno" dell'esperienza vissuta, la barchetta realizzata con il guscio di noce. L'invito fatto ai bambini è stato quello di mettere la barchetta nell'"angolo della Croce", da realizzare a casa. (Comunità Pastorale "Maria Aiuto dei Cristiani" - COPS - Parrocchia Santa Maria Annunciata - Oggiona - 2018)   

"Per i bambini autistici può essere più difficile leggere e ricordare le parole rispetto a ricordare qualcosa che hanno ascoltato. Le immagini possono aiutarli a ricordare una parola scritta, ma anche una parola che hanno ascoltato.

• Ad esempio, si può scrivere la parola "mare" su una flashcard mentre contemporaneamente si mostra l'immagine di un mare. In questo modo il bambino può associare l'immagine alla scheda. Le flashcard si presentano anche sotto forma di immagini, perciò sono più utili rispetto a una parola scritta semplicemente su un foglio.
• Le flashcard possono essere utilizzate anche per insegnare i verbi ai bambini autistici. Ad esempio, si può scrivere il verbo "minacciare" su una flashcard e poi rappresentare l'azione in modo che i bambini possano ricordarlo grazie alla tua interpretazione".

Ecco le flashcard che abbiamo creato per la Tappa 6 (Elena, Valentina e Milena)