Via Crucis eucaristica

 

 

 

 Via Crucis Eucaristica  (Dia 1)

animata dai ragazzi della Prima Comunione

       

 

(Dia 2)

 

Pane del cielo

 

                                                              

 

Pane del cielo, sei Tu Gesù,
via d’amore: Tu ci fai come Te.
No, non è rimasta fredda la terra;
Tu sei rimasto con noi per nutrirci di Te.
Pane di vita, ed infiammare col tuo amore
tutta l’umanità.

 

 

 

Sac.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

 

Tutti: Amen

 

 

 

(Dia 3)

 

INTRODUZIONE

 

Pellicano : Ciao ragazzi, sono il Pellicano Petros!!! Sarò io, oggi, ad accompagnarvi in questo viaggio, alla scoperta di quel che successe quella sera. Ma, Vi domanderete, perché proprio io Vi dovrei aiutare? Lo sapete che il pellicano è uno dei simboli dell’Eucarestia? Vi state domandando il perché, vero? (Dia 4) Gli antichi pensavano che, nei tempi in cui vi era poco cibo, noi pellicani alimentassimo i nostri piccoli affamati col sangue tratto dal nostro stesso petto. In realtà, noi tratteniamo il cibo pescato in una sacca che abbiamo sul petto e, giunti al nido, nutriamo i piccoli, curvando il becco verso di essa, per estrarne i pesciolini. Ma l’antica credenza, di cui Vi ho parlato, ha motivato la relazione sorta tra noi pellicani ed il Signore Gesù, che nell’Eucaristia (Dia 5) offre il suo stesso corpo e il suo stesso sangue per alimentare i fedeli.

 

E quindi, eccomi qui, per accompagnarvi in questo meraviglioso viaggio, alla scoperta del significato dell’Eucarestia, il dono incommensurabile che Gesù ha fatto a tutti noi!!!!!! Cominciamo?!!!

 

(Dia 6)

 

PRIMA STAZIONE

 

UNA CENA DIVERSA DA TUTTE LE ALTRE CENE

 

La  TAVOLA della MEMORIA (tovaglia bianca)

 

 

 

(Dia 7)  Dal Vangelo di Matteo

 

Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici.

 

(Dia 8)

 

Pietro : Oh, Giovanni,ti ricordi che cosa ha fatto il Maestro?

 

Giovanni : Certo!!! Vuoi che non me lo ricordi?

 

Pietro : Quante volte ci aveva dato da mangiare quando eravamo con Lui!!! Ma quella sera ha spezzato il pane e ha versato il vino e ci ha detto che la prossima volta che avrebbe mangiato con noi sarebbe stato nel Suo Regno.

 

Giacomo : Io, a dire la verità, non avevo capito niente. Del pane, del vino, il suo corpo, il suo sangue ….. No, io non avevo capito proprio niente!!!

 

Pietro : Ti ricordi, Giovanni, quando ci aveva detto di preparare la sala per la cena di Pasqua?

 

Giovanni : Sì, un uomo con una brocca d’acqua ci aveva condotti proprio al Cenacolo.

 

Pietro : E abbiamo trovato proprio tutto come aveva detto Gesù. E poi, abbiamo preparato per la Cena di Pasqua, non sapendo che Gesù ci stava preparando una cena ben diversa.

 

Giovanni : Certo, Gesù, come capo – famiglia, ha raccolto la Sua famiglia in quella sala. Poi, dopo aver pronunciato la benedizione, ci ha distribuito il pane ed il vino, spiegandoci di che si trattava.

 

Giacomo : Sì, ma che parole grosse!!! (Dia 9) Ha parlato del Suo corpo spezzato e del Suo sangue versato. Che cosa intendeva dire? Che cosa erano quel corpo e quel sangue? Io sono rimasto imbambolato, lì a vedere ed ascoltare, ma non capivo niente …..

 

Giovanni : In quella cena c’era un clima tutto particolare, di grande amicizia. Il Maestro aveva raccolto la Sua famiglia, i Suoi intimi. E le parole e i gesti erano di quelli che riassumevano tutta la Sua vita.

 

Pietro : Io continuavo a dire di non essere d’accordo. Già tempo addietro, avevo tentato di distogliere Gesù da questa strada, ma non ce l’avevo fatta. “E’ matto – pensavo - non farà sul serio quello che ha detto alla tavola dell’Ultima Cena!!!!????

 

 

 

(Dia 10)  Pellicano : Vedete, ragazzi, che anche i discepoli, gli amici più intimi di Gesù, quelli che sono stati con Lui per tre lunghi anni, quelli che erano la Sua famiglia, non avevano capito  quello che Gesù stava facendo!!! Corpo spezzato, Sangue versato ….. E Voi, ragazzi, avete capito ogni cosa? Oppure siete come i discepoli? Non preoccupatevi, comunque: il viaggio alla scoperta del significato dell’Eucarestia è appena cominciato: continuiamo ad accompagnare Gesù e scopriremo il Suo amore infinito ed incommensurabile!!!!

 

 

 

(Dia 11)   Guida : Preghiamo insieme e diciamo: “Perdonaci, Signore”.

 

Ragazzo : Per la nostra tavola piena di egoismo

 

Tutti : “Perdonaci, Signore”.

 

Ragazzo : Per la nostra tavola piena di menefreghismo

 

Tutti : “Perdonaci, Signore”.

 

Guida : Ed ora diciamo: “Signore, facci partecipare”

 

Alla Tua tavola, dove Tu Ti fai dono completo

 

Tutti : “Signore, facci partecipare”

 

Alla Tua tavola, dove Tu Ti fai dono gratis

 

Tutti : “Signore, facci partecipare”

 

Alla Tua tavola, dove Tu Ti fai dono continuo

 

Tutti : “Signore, facci partecipare”

 

 

 

(Dia 12)    Padre nostro …..

 

 

 

Pane del cielo, sei Tu Gesù,
via d’amore: Tu ci fai come Te.

 

 

 

(Dia 13)

 

SECONDA  STAZIONE

 

UNA CENA PER DONARE LA VITA

 

La  TAVOLA  del DONO (tovaglia gialla)

 

 

 

(Dia 14)     Dal Vangelo di Luca

 

Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio”. E preso un calice, rese grazie e disse: “Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio”.

 

(Dia 15)

 

Manaem : Ecco, io quella sera non c’ero, ma voi siete la memoria vivente di quella sera in cui il Maestro disse e fece quelle cose … la sera della sua ultima cena. Volevo chiedervi … ma che aria tirava quella sera? Che clima c’era? Cioè … Gesù era triste, era contento, era angosciato, era in pace …?

 

Pietro : Piuttosto triste. (Dia 16)

 

Giacomo : Ma anche sereno, direi …

 

Pietro : Disse, all’inizio della cena, che aveva molto desiderato mangiare quell’ultima cena con

 

noi. Era molto emozionato.

 

Giacomo : Sì, sentiva che stava per accadere qualcosa … qualcosa di grosso, di definitivo … Ci stava salutando …

 

Giacomo : Ovviamente non è che abbiamo capito tutto, quella sera lì. Un po’ di cose le abbiamo capite solo dopo qualche tempo, riflettendoci su, ritornando su quelle parole e quei gesti, di quella sera …

 

Pietro : Però già quella sera sentivamo chiaro che Gesù ci stava salutando e ci stava facendo un regalo che … che più di così non poteva regalarci, non c’era più spazio per fare un dono più grande, per un amore più profondo, ecco.

 

Manaem : Ma … non ha mai pensato di scappare … di non farsi prendere dai soldati …

 

Pietro : E chi lo sa … magari in qualche momento, nei mesi prima, gli sarà anche passato il pensiero per la testa … ma come una nuvola che passa in un cielo d’estate, niente di più, io credo. Perché, in realtà, ci aveva detto tante volte che la vita è bella quando la diamo, la facciamo circolare.

 

Giacomo : E invece, quando la tratteniamo, quando facciamo di tutto per non perderla, allora si sciupa, si rovina e comincia a morire davvero.

 

 

 

(Dia 17) Pellicano : Sapete … diceva di sentirsi come una mamma che sta per mettere al mondo la sua creatura … (Dia 18)  Perché sta per nascere qualcosa di nuovo e bellissimo, che darà tanta gioia, anche se attraverso un grande dolore. Quando una mamma dà alla luce il suo bimbo, soffre molto, vero? Ma, dopo il dolore, viene la gioia: un uomo è venuto al mondo, un uomo nuovo. Ecco, quella notte e l’indomani  avrebbe dovuto soffrire molto, ma alla fine del suo dolore – diceva - voi tutti sarete uomini nuovi, sarete diventati miei fratelli. E come la mamma dona il suo corpo e il suo sangue per la vita del suo bimbo, così anche lui … quella sera avrebbe donato tutto di sè, tutto quello che gli rimaneva: il suo corpo e il suo sangue.

 

 

 

(Dia 19)   Guida : Preghiamo insieme e diciamo: “Infiammaci, Signore”

 

Tutti : “Infiammaci, Signore”

 

Ragazzo : Con la tua ferma decisione di non essere per Te, ma per noi

 

Tutti : “Infiammaci, Signore”

 

Ragazzo : Con il Tuo coraggio che non si sottrae al destino di morte

 

Tutti : “Infiammaci, Signore”

 

Ragazzo : Con il Tuo amore, che paga sino alla fine

 

Tutti : “Infiammaci, Signore”

 

 

 

(Dia 20)   Padre nostro …..

 

 

 

Pane del cielo, sei Tu Gesù,
via d’amore: Tu ci fai come Te.

 

 

 

(Dia 21)

 

TERZA  STAZIONE

 

UNA CENA PER DIVENTARE UNO

 

La  TAVOLA del SACRIFICIO (tovaglia  rossa)

 

 

 

(Dia 22)   Dal Vangelo di Marco 

 

Mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio”.

 

(Dia 23)

 

Manaem : Il Maestro, allora, quella sera, ha preso su di sé il male che aveva attorno!!!

 

Pietro : Sì, certo, quella sera ed il giorno seguente, Gesù ha perdonato tutto e tutti!!! Ha perdonato Giuda, i Suoi uccisori, me, … tutti!!!!

 

Giacomo : E non è che abbiamo finito di raccontare ….. Quella sera Gesù ci ha detto: “Prendete, mangiate, questo pane sono io. Mangiate di questo pane qui, e voi e io diventiamo una cosa sola”. Una cosa sola!!!!!!  Ma, cosa vuol dire?

 

Pietro : Ti faccio un esempio : (Dia 24) Se metti un ciocco di legno nel fuoco, dopo un po’ il fuoco lo avvolge, gli entra dentro un po’ per volta … e alla fine fuoco e legno sono diventati una cosa sola, il legno è diventato incandescente, bellissimo e fiammeggiante. Non puoi più dire dove finisce il legno e dove inizia il fuoco, non si possono più separare, per niente al mondo. Così è con Gesù. Diventiamo amici inseparabili di Gesù, diventiamo suoi fratelli!!! E, chi è amico di Gesù diventa fratello di tutti gli altri amici di Gesù.

 

Ed è proprio perché diventiamo un tutt’uno con Gesù, che diventiamo tutti fratelli tra di noi, perché figli di un unico Padre.

 

 

 

Pellicano : (Dia 25) Vedete, ragazzi, Gesù è il fuoco e noi il legno. Noi diventiamo con lui e tra noi una cosa sola … Tutti insieme diventiamo un po’ per volta legno incandescente, legno e fuoco. (Dia 26) Un unico fuoco, che è Gesù, e un unico legno, che siamo noi.  

 

E poi, con il suo fuoco, con il suo amore, Gesù prende su di sè tutto il male, tutto il buio che c’è in noi  e, assorbendolo, bruciandolo, lo trasforma in luce e ci apre alla gioia.  Se ci chiudiamo al fuoco, ridiventiamo legno duro e freddo …. che cosa mai potremmo fare? Ma se, invece, lasciamo spazio al fuoco di Gesù che c’è in noi, sapremo agire come Gesù. E’ una cosa veramente … straordinaria!!!!!

 

 

 

(Dia 27) Guida : Preghiamo insieme e diciamo: “Brucia, Signore”

 

Tutti : “Brucia, Signore”

 

Ragazzo : Il nostro egoismo

 

Tutti : “Brucia, Signore”

 

Ragazzo : Il nostro pensare sempre e solo a noi

 

Tutti : “Brucia, Signore”

 

Ragazzo : La nostra indisponibilità

 

Tutti : “Brucia, Signore”

 

(Dia 28) Guida : Preghiamo insieme e diciamo: “Infiammaci, Signore”

 

Tutti : “Infiammaci, Signore”

 

Ragazzo : Con il Tuo amore che non pensa mai a sé

 

Tutti : “Infiammaci, Signore”

 

 

 

(Dia 29) Padre nostro …..

 

 

 

Pane del cielo, sei Tu Gesù,
via d’amore: Tu ci fai come Te.

 

 

 

(Dia 30)

 

QUARTA  STAZIONE

 

UNA  CENA  DA  MAESTRO  E  SIGNORE

 

La  TAVOLA  del  SERVIZIO (tovaglia verde)

 

(Dia 31)    Dal Vangelo di Giovanni

 

Mentre cenavano ….. , Gesù si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto …….

 

Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.

 

 

 

(Dia 32)   Pietro : E vi ricordate che cosa successe ancora quella sera? Quando il Maestro, ad un certo punto, durante la cena di Pasqua, si è alzato, si è tolto il mantello, ha preso brocca e  asciugatoio e ha cominciato a passare dall’uno all’altro a lavarci i piedi! Ma vi ricordate che roba??

 

G – Eh, mi ricordo sì. Non si capiva se eri più imbarazzato o più imbufalito.

 

Pietro : Ero senza parole. Anzi, poi le parole le ho pure trovate … Ecco che cosa successe ….

 

(flash-back: la sera dell’Ultima Cena …)

 

Pietro : Maestro, non voglio, no … io sono il discepolo, tu sei il maestro! Dovresti stare lì a condurre la preghiera, perché ti sei messo a fare questa cosa, adesso? Mi metti in imbarazzo, sono io a dover servire te, non tu a dover servire me. Non capisco. Non voglio.

 

Gesù : Pietro, guardami. Ascoltami – mi aveva detto. Lo so che mi vuoi bene. Allora ascoltami. Quello che sto facendo ora, tu non lo puoi capire. Capirai dopo. Ora non puoi. Lasciami fare quello che so di dover fare. Voglio lavare i piedi a te e a voi tutti. Voglio essere vostro servo. Fino in fondo.

 

Pietro : Che roba. Il Maestro mi aveva messo in difficoltà tante volte, ma forse mai come quella volta … Che cosa difficile da capire … E poi, dopo aver lavato i piedi a noi tutti, se n’è tornato al suo posto e ha cominciato a dire cose che mi hanno aperto un mondo …

 

Gesù : Sapete che cosa vi ho fatto – aveva detto -? Vi ho lavato i piedi. È la prima volta che lo faccio così, ma tante altre volte l'ho fatto: tutte le volte che vi ho fatto sentire importanti e preziosi, (Dia 33)tutte le volte che vi ho raccontato del Regno dei Cieli, (Dia 34)  ogni volta che mi avete visto guarire i malati, prendermi cura delle folle, (Dia 35)  accarezzare i bambini, (Dia 36)  andare a cercare gli emarginati e i peccatori per stare con loro... tutte le volte che ho fatto queste cose, la mia vita l'ho data a voi, l'ho messa nelle vostre mani. Tante volte sono stato vostro servo, vi ho lavato i piedi. Anche se solo questa sera l'ho fatto in questo modo.

 

 

 

(Dia 37)  Pellicano : Il Maestro aveva annullato le distanze tra lui e i Suoi discepoli. Ci aveva provato tante volte, ma loro avevano sempre resistito, perché – pensavano - è sempre così che deve funzionare il mondo: il più importante sta in alto, il meno importante in basso. Ma quella volta i Suoi discepoli non avevano avuto proprio scampo: lui era più in basso di loro, e ci voleva proprio stare. Quella volta aveva detto chiaro e tondo,  e una volta per tutte, che cosa vuol dire per lui essere il Signore. Aveva chiaramente mostrato, lavando i piedi ai propri discepoli, che è il Maestro che deve servire, perché lavare i piedi significa essere eucaristia gli uni per gli altri. Istituendo l’Eucarestia e lavando i piedi, Gesù dice la medesima frase, lascia lo stesso comando: fate questo, (Dia 38)  fatelo anche voi. Il servizio è farsi qualcosa per l’altro (Dia 39), farsi servi (Dia 40),   farsi niente per l’altro (Dia 41), farsi cibo. Gesù l’ha fatto per noi
Lavare i piedi significa prestare attenzione all’altro, prestare attenzione a tutti!!

 

 

 

(Dia 42)    Guida : Preghiamo insieme e diciamo: “Signore, insegnaci”

 

Tutti : “Signore, insegnaci”

 

Ragazzo : ad amarci reciprocamente

 

Tutti : “Signore, insegnaci”

 

Ragazzo : a perdonarci

 

Tutti : “Signore, insegnaci”

 

Ragazzo : a servici a vicenda con amore puro.

 

Tutti : “Signore, insegnaci”

 

 

 

(Dia 43)   Padre nostro …..

 

 

 

Guida : (spiegazione dell’animazione della Croce del servizio, costruita con le tovagliette del servizio, che verranno consegnate, al termine della Via Crucis, ad ogni ragazzo della Prima Comunione). Questa che vedete, ragazzi, è la Croce del Servizio, costruita con le “tovagliette del servizio”, le tovagliette, che i ragazzi che celebreranno a breve la loro Messa di Prima Comunione, al termine della Via Crucis, riceveranno. E’ la Croce di Gesù, la Croce del Servizio, che si illumina di mille colori perché, come Lui ci ha detto, ogni cosa, ogni azione che facciamo, ogni parola che diciamo, se accompagnata dall’Amore, risplende di Luce, della Sua luce. Ora, tutti insieme, recitiamo la preghiera della “CROCE A COLORI”, la preghiera dell’impegno al servizio!

 

 

 

(Dia 44)   Gesù la tua croce non è solo nera.
E’ rossa come l'amore che ti unisce all'uomo,

 

è gialla come il sole che scalda la terra,

 

è blu come il cielo, se non c’è la guerra.

 

Gesù, la tua croce non è solo nera.

 

E' verde come l’albero che cresce,

 

è bianca come tutto ciò che è puro,

 

è rosa come la pelle del neonato.

 

 

 

(Dia 45)  Gesù, la tua croce non è solo nera.
Ha tutti i colori della primavera. Sei il giallo,

 

il rosso e il blu

 

e ogni colore che vuoi tu.
Gesù, la tua croce è luce che splende.
AMEN
.

 

 

 

 

 

 

 

(Dia 46)

 

Ti ringrazio mio Signore

 

 

 

Amatevi l'un l'altro come lui ha amato voi
e siate per sempre suoi amici,
e quello che farete al più piccolo tra voi,
credete, l'avete fatto a lui.

Ti ringrazio, mio Signore, non ho più paura
perché con la mia mano nella mano degli amici miei
cammino tra la gente della mia città,
e non mi sento più solo;
non sento la stanchezza e guardo dritto avanti a me,
perché sulla mia strada ci sei tu.
 

 

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VIA CRUCIS EUCARISTICA
Testo per una Via Crucis eucaristica, seguendo i passi della Tappa 4 del cammino proposto dalla Diocesi
VIA CRUCIS 2018.pdf
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Ecco le immagini che accompagnano la Via Crucis Eucaristica