Lo stile di vita dei cristiani:                        ecco il nostro cammino

Nella nostra Comunità pastorale è abitudine presentare il gruppo dei Cresimandi in occasione della Festa della Famiglia, durante la celebrazione eucaristica comunitaria. I ragazzi, insieme ai loro padrini e madrine, sono invitati ad apporre la propria firma su una pergamena, impegnandosi a percorrere il cammino che li porterà a ricevere la conferma del dono dello Spirito santo, accompagnati dai genitori e dai propri padrini e madrine. Abbiamo allora pensato di inserire il rito della Consegna della legge dell'amore in tale occasione. E poiché - sulla scia delle indicazioni della Diocesi - questo rito deve essere vissuto non prima di essersi accostati al brano del Buon Samaritano,  abbiamo tracciato un cammino che si sviluppa in modalità leggermente diverse. 

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PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DELLA 3^ TAPPA
Modalità, tempi, .. di svolgimento degli incontri
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DELLA TAPPA 3.p
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La stella della felicità

Abbiamo iniziato la 3^ tappa, proponendo ai ragazzi di riflettere su ciò che, per ciascuno di loro, vuol dire essere felici: abbiamo consegnato loro la stella della felicità, qui di seguito allegata, e li abbiamo invitati a scrivere - facendo riferimento alla bussola che utilizzano per l'esame di coscienza e guardando l'immagine di cui alla pagina 34 del sussidio - ciò che li rende felici. Essendo nella fase proiettiva, abbiamo raccomandato loro di riflettere sulla loro vita e di indicare solo quegli atteggiamenti, cose, situazioni, persone, … che "realmente" sono fonte di felicità. Al termine di questa attività personale, abbiamo poi invitato i ragazzi a condividere i loro pensieri e le loro motivazioni, per poi proseguire chiedendo se, secondo loro, felicità e contentezza sono coincidenti. Li abbiamo infine invitati a conservare nel proprio catechismo la stella, che verrà riutilizzata al termine della 3^ tappa, cioè quando, dopo aver percorso la via delle beatitudini, ognuno di loro sarà invitato a fare una "verifica" sulle scelte di vita che sono fonte di felicità autentica. (Parrocchia di Oggiona - 2019)

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LA MIA STELLA DELLA FELICITA'
Stella della felicità da utilizzare all'inizio della tappa 3 e poi al suo termine, da stampare fronte/retro
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Il Buon Samaritano

Abbiamo presentato il brano del Vangelo di Luca 10, 25 - 37, così come proposto dalla Diocesi (vd. scheda tappa 3 - tempo 4 - il buon samaritano - materiale online della Diocesi) e, dopo un primo momento di lavoro personale svolto sul  catechismo, utilizzando l'immagine stampata a pag. 40 del sussidio,  per facilitare l'osservazione dell'opera di Vincent Van gogh,  abbiamo proiettato alcune immagini, così da poter condividere le osservazioni e le riflessioni di ciascuno. Fra le immagini proiettate, oltre a qualcuna che sottolinea alcuni particolari del dipinto di Van gogh utili per  meglio riflettere, ne abbiamo inserite altre, utili per illustrare la parabola nella sua interezza. Abbiamo poi concluso l'incontro con un momento di preghiera, durante il quale abbiamo letto il brano del Vangelo, rinviando al prossimo incontro la "ricerca della frase tesoro".   (Parrocchia di Oggiona - 2019)

 

La scelta del padrino/madrina

Dice la Diocesi, nell'ambito della Tappa 3 - tempo 3 - il popolo delle beatitudini: "È cosa buona aiutare i ragazzi a riflettere sulla figura del proprio padrino o della propria madrina, coinvolgendoli in una scelta consapevole, riconoscendo nella persona indicata quelle qualità essenziali perché possa essere di stimolo e di esempio nel cammino di crescita. 
I ragazzi sono invitati, quindi, a scrivere una lettera al proprio padrino/madrina, sulla scia di questo esempio

Ciao, sono …………………………………………………………
Sono contento che tu abbia accettato di essere il mio padrino /madrina. Ho scelto te perché ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..  Mi è stato detto che il padrino / madrina può guidarmi nel cammino di crescita, per questo ho scelto una persona che stimo. Infatti tu sei …………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..  Spero che tu possa essermi di esempio e di stimolo nel mio cammino di crescita. In particolare mi sembra che tu mi sia d’esempio in questo: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Ti chiedo ora un piacere: mi scrivi anche tu? Aspetto da te un augurio e un suggerimento di vita che possano essermi utili. Mi piacerebbe anche sapere se c’è una caratteristica di Gesù o un brano del Vangelo che sono per te particolarmente significativi. Attendo il tuo messaggio. Grazie, a presto.

Ecco la lettera di una cresimanda

Ed ecco la risposta della madrina

Direi proprio che vale la pena percorrere la via indicata dalla Diocesi, invitando i ragazzi e le loro famiglie ad una scelta "effettivamente ponderata nella fede"!!!!! E nel nostro gruppo, ci sono anche altri ragazzi che, come Aurora, hanno davvero cercato una persona che li possa accompagnare nel loro cammino di fede!!!!  (Parrocchia di Oggiona - 2019)


La consegna della legge dell'Amore

Nella nostra Comunità Pastorale, è abitudine presentare i cresimandi - a cui è richiesto di firmare, insieme ai loro padrini/madrine, una pergamena, sottoscrivendo la quale si impegnano a vivere da veri ed autentici cristiani - durante la celebrazione eucaristica in occasione della festa della famiglia ed il nostro parroco ci ha proposto di inserire qui la consegna della legge dell'Amore. Pur dovendo modificare un po' il cammino, in quanto questa consegna deve essere effettuata non prima di aver vissuto con i ragazzi l'incontro sul Buon Samaritano (vd. allegato sopra inserito - programma 3^ tappa), di buon grado abbiamo accettato, ritenendo che davvero in un tale ambito potesse risultare più che mai chiaro che è la comunità cristiana riunita - esprimendo la propria volontà di vivere in armonia con il duplice comandamento evangelico - che “consegna” ufficialmente ad ogni ragazzo il duplice Comandamento dell’Amore (verso Dio e verso il prossimo), in cui si condensa tutto l’insegnamento morale di Gesù e in cui si riassumono tutti i precetti della Legge mosaica, chiedendo a ciascuno di impegnarsi ad accogliere progressivamente quel nuovo modo di vivere che è a tutti proposto da Gesù, il Figlio di Dio. Ed allora, eccoci tutti in movimento per inserire questa microcelebrazione nell'ambito della festa della famiglia!!! (Comunità Pastorale "Maria Aiuto dei Cristiani" - COPS - Cavaria, Oggiona, Premezzo e Santo Stefano - 2019)

Il parroco ha preparato la pergamena ed il segno da consegnare ai ragazzi

Riproduzione del segno  da consegnare ai ragazzi

La diocesi chiede di riprodurre "in grande", in modo visibile alla Comunità, il segno che viene consegnato ai cresimandi: essendo la nostra Comunità pastorale formata da quattro parrocchie, abbiamo pensato di realizzare un cuore, formato da quattro cuori (che rappresentano anche quattro persone, cioè la comunità, ove è possibile vivere il comandamento dell'amore - da soli non si può fare nulla), con i quattro colori che rappresentano le quattro parrocchie, al cui interno abbiamo scritto il comandamento dell'amore. L'immagine è unica, ma i cuori sono quattro, uniti fra di loro. Al termine della celebrazione, ogni parrocchia ha potuto prendere in consegna il proprio cuore, per poi appenderlo in oratorio, in un luogo visibile, così che anche in ogni Comunità parrocchiale ci sia il "segno visibile" della consegna della legge dell'amore fatto ai cresimandi. 

Dopo l'omelia, per introdurre la consegna della legge dell'amore, quattro cresimandi (uno per ogni parrocchia) hanno portato all'altare il cuore, che è stato poi inglobato nei segni di animazione realizzata per la festa della famiglia.


La via delle beatitudini

Partendo dalla frase detta da Gesù, a conclusione del dialogo con il Maestro della legge: “Chi di questi tre Ti sembra ….” (pag. 42 del sussidio), abbiamo invitato i ragazzi a riflettere su che cosa vuol dire “essere prossimo a qualcuno” ed abbiamo poi introdotto la figura  di Santa Madre Teresa, la buona samaritana di Calcutta!!!

 

Madre Teresa è “beata”, cioè felice, perché ha vissuto tutta la sua vita nell’amore e per amore!!! Ma abbiamo chiesto ai ragazzi - secondo Voi è possibile vivere come Lei, amando sempre? Come fare? Quale strada percorrere? Il comandamento dell’amore “Amerai il Signore Dio tuo … e il prossimo tuo …” e le “Dieci Parole” tracciano il cammino in modo deciso!!! Ma con il Discorso della montagna, il Signore ha voluto donarci un ulteriore aiuto: Egli conosce perfettamente il profondo desiderio di felicità  che c’è nel cuore di ogni uomo e desidera ardentemente aiutarci a soddisfarlo ed allora, ecco l’indicazione della via delle beatitudini.

 

A conclusione dell'incontro, abbiamo quindi letto il brano del Vangelo del discorso della montagna (Mt. 5, 1 - 11) 

 

Il “sogno” che Dio ha sulla nostra vita, da sempre,  è che viviamo in perfetta comunione con Lui. Egli desidera cioè che siamo felici, perchè conosce il profondo desiderio di felicità che c’è nel cuore di ogni uomo !!! Sono proprio le “beatitudini” a rispondere a questo innato desiderio di felicità dell’uomo.

 

Abbiamo invitato i ragazzi a "rinarrare" il Vangelo delle beatitudini, attraverso la lettura delle illustrazioni a pagg. 32 e 33  che abbiamo pensato di riprodurre in un power point.

Abbiamo poi invitato i ragazzi a immaginare di mettersi, come Pietro,  accanto a Gesù. Abbiamo detto loro: “Proviamo anche noi ad affacciarci, come sta facendo Pietro, e  a guardare dal punto di vista di Gesù. Abbiamo davanti la gente di cui sentiamo parlare o che conosciamo, persone che fanno parte della nostra vita: santi, personaggi famosi, persone della nostra comunità cristiana, familiari o amici. Ragazzi, provate a dire quattro nomi di persone in cui vedete vissuta la beatitudine promessa da Gesù: uomini e donne che camminano sulle vie delle beatitudini". 

Li abbiamo quindi invitati a prendere il Sussidio a p. 36, dove è predisposto uno spazio per scrivere il nome di un santo, di una persona famosa, di un familiare e di una persona conosciuta (amici di famiglia o membri della comunità cristiana) e a scrivere quattro nomi, provando ad  individuare anche la particolare beatitudine riconosciuta in loro. La condivisione del lavoro svolto da ciascuno ha concluso questo momento.

 

 

Richiamando poi  l’attività svolta all’inizio della tappa 3 – Compilazione della propria “stella della felicità” – abbiamo invitato i ragazzi ad analizzare la stella di alcuni santi (vd. scheda tappa 3 – tempo 1 del materiale online), invitandoli poi a riflettere sul “loro segreto”.

 

Abbiamo quindi riproposto la “stella della felicità”: utilizzando il foglio che i ragazzi avevano già preso in consegna  durante il 1^ incontro, li abbiamo invitato a riprendere in mano la propria “stella della felicità” e a riformularla alla luce di quanto scoperto. Abbiamo detto loro: “Dopo tutto quello che avete sentito sulla felicità dei santi, confermate i vostri desideri o volete modificarli? Se lo desiderate, potete aggiungere o modificare qualcosa che avevate scritto sulla vostra stella".  Abbiamo quindi lasciato loro un breve tempo per riflettere, così che  potessero confrontare la propria idea di felicità con quella che era andata emergendo nella conoscenza dei santi. Al termine abbiamo sottolineato il fatto che la beatitudine, secondo il pensiero di Gesù, non è riducibile al semplice essere contento o soddisfatto e che non sempre la si riconosce a prima vista: è una realtà più profonda, che è data a chi si lascia attrarre da Gesù e vuole assomigliargli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo quindi proposto il Vangelo delle cinque dita (vd. scheda tappa 3 – tempo 6 del materiale online).

 

Nella nostra Comunità, sono già molti anni che, in vari periodi dell'anno e in determinate occasioni presenti nel cammino che si percorre, invitiamo i ragazzi a vivere esperienze di carità. Durante l'avvento e in quaresima, andiamo a far visita ai malati e agli anziani, partecipiamo, accanto agli adulti, alla raccolta di fondi per sostenere opere missionarie, organizzando mercatini gestiti dai ragazzi e dalle loro famiglie; in occasione della commemorazione dei defunti, andiamo al cimitero, e ….

Ci siamo allora chieste  perché non invitare i ragazzi a fare un "passo in più", facendo la "scelta di mettersi in gioco in un servizio"!!! Perché non accompagnarli in un cammino in cui l'attenzione all'altro possa diventare uno stile di vita?!!! Sicuramente - ci siamo dette - vale la pena provare!!! Ma come far scoprir loro qual è il servizio in cui maggiormente potrebbero essere coinvolti, perché "più vicino" al loro modo di essere?

Abbiamo quindi pensato di organizzare una "tavola rotonda": incontrando alcune persone della nostra Comunità e confrontandosi con loro, i ragazzi avrebbero la possibilità di scoprire verso chi e verso che cosa si sentono maggiormente chiamati.

 

 

TAVOLA ROTONDA

 

VA’ E ANCHE TU FAI COSI! 

 

Sulla scia di queste considerazioni, abbiamo organizzato una "Tavola rotonda", durante la quale i ragazzi hanno potuto incontrare religiosi e laici che in Parrocchia o in Comunità si occupano di qualche opera caritativa/missionaria o che svolgono qualche servizio nell'ambito parrocchiale.

Abbiamo quindi detto ai ragazzi: "La parabola del buon samaritano si conclude con l’invito di Gesù - Va' e anche tu fa' così  (Lc 10,37) - . Tutti sono chiamati a rispondere alla parola del Maestro per vivere da cristiani con le opere e non solo con le parole. Vi abbiamo invitato a partecipare a questa tavola rotonda perché possiate incontrare uomini e donne che hanno scelto di mettersi al servizio degli altri. 

 

TRASFORMATI DALLO SPIRITO SANTO

 

Inoltre - abbiamo invitato i ragazzi a fare attenzione a quanto scritto negli Atti degli Apostoli, dove si racconta che la trasformazione avvenuta a Pentecoste negli Apostoli è opera di Dio attraverso il dono dello Spirito santo. 

I testimoni, che hanno partecipato alla tavola rotonda -  ed anche alcune altre persone che  erano nel loro posto abituale di “lavoro”, e con cui i ragazzi hanno potuto confrontarsi - hanno raccontato come lo Spirito abbia agito, creando in loro una trasformazione.

La logica che è emersa dai racconti è la stessa mostrata dal brano della Pentecoste: ci sono un “prima” e un “dopo” differenti, molto differenti tra loro. In particolare, i testimoni hanno sottolineato come lo Spirito santo abbia suscitato gioia, entusiasmo, creatività, coraggio, capacità di dialogo, lode a Dio, che sono proprio gli elementi di trasformazione che emergono dal testo della Pentecoste.

I ragazzi hanno avuto quindi la possibilità

-          di ascoltare in che cosa consistono i vari servizi che si svolgono in parrocchia

-          di ascoltare come opera lo Spirito santo

-          di ascoltare quali sono i frutti che il vivere secondo lo Spirito fa maturare

 

Don Claudio (il ns. parroco e responsabile della ns. Comunità pastorale), Suor Daniela (corresponsabile della ns. Comunità parrocchiale e corresponsabile, nella Comunità Pastorale, dell'Iniziazione cristiana), Pina (catechista, corresponsabile della liturgia nella ns. Comunità parrocchiale e ministro straordinario dell'Eucarestia), Stefania (catechista e corresponsabile della catechesi battesimale nella ns. Comunità parrocchiale, Sonia (cuoca dell'oratorio  e corresponsabile della pastorale missionaria nella Comunità Pastorale : ecco alcuni degli adulti che i ragazzi hanno potuto ascoltare e da cui hanno ricevuto risposta alle loro tante domande!!!

Al termine della Tavola rotonda, abbiamo invitato tutti a partecipare ad una gioiosa merenda organizzata con l'aiuto degli operatori dell'oratorio e dei genitori

La scheda dell'impegno personale : la libertà di scegliere!!!

Nell'organizzare la tavola rotonda abbiamo preferito coinvolgere adulti conosciuti dai ragazzi, per dar loro la possibilità di rendersi conto che vi sono "realmente" persone che scelgono di mettersi al servizio degli altri e del Vangelo, ma anche perché le persone coinvolte saranno i loro punti di riferimento per lo svolgimento dell'impegno che ognuno di loro sarà invitato a prendersi.

Infatti ……. a conclusione dell’incontro, i ragazzi hanno ricevuto una scheda nella quale, sulla scia di quanto detto da Gesù nella parabola del Buon Samaritano, sono state  indicate le diverse possibilità di “fare la propria parte”, mettendosi in gioco in prima persona. A ciascuno è stata data la possibilità di scegliere un ambito in cui impegnarsi, affiancando gli adulti. Dopo aver ascoltato, eccoli invitati a fare esperienza, cioè a vivere il Vangelo non solo a parole, ma anche con le opere!!!

 

 

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SCHEDA DELL'IMPEGNO PERSONALE
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ARTICOLO PER IL GIORNALINO DELLA COMUNITA' PASTORALE
Il soffio dello Spirito Santo nelle nostre Comunità!!!
I CRESIMANDI DELLA TAVOLA ROTONDA.pdf
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